martedì 16 aprile 2013

Chi si dedica alle opere della scienza deve giornalmente muoversi con moderazione

"Chi si dedica alle opere della scienza deve giornalmente muoversi con moderazione, astenersi dalle veglie troppo prolungate e seguire un regime sano e regolare...deve soprattutto distrarsi tutti i giorni dalle preoccupazioni magiche con occupazioni materiali o lavorando sia in arte sia nell'industria, sia anche ad un mestiere. Mezzo per ben vedere è quello di non guardare sempre, e chi passasse tutta la sua vita a mirare sempre allo stesso scopo finirebbe per non mai raggiungerlo." (E.Levi)

Quanti ricercano nell'iniziazione la compensazione per le miserie ineluttabili della vita profana ? Quanti bussano portandosi dietro un carico eccessivo di nodi insoluti che attanagliano la mente e l'anima ? Ansia per il futuro. Angoscia per il presente. Rimpianto per il passato. Un fardello pesante che andrebbe risolta in una sintesi personale, prima ancora di giungere di chiedere istruzione filosofica e magica, onde impedire che a frammentazione si aggiunga altra frammentazione. 

Anticamente erano accolte persone la cui formazione era già solida. Le quali erano in grado di separare gli accidenti della vita quotidiana, dalle istanze spirituali. Rivolgendosi alle prime, così come l'albero con il vento. Dedicandosi alle seconde così come l'alunno diligente all'apprendimento. 

Spesso oggi prevale il desiderio di accogliere senza valutare le qualità di chi bussa, e di bussare senza interrogarsi sulle qualità che offriamo.

Elenandro

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