mercoledì 5 ottobre 2016

Eggregore ed Influenza Sottile



“Nella catena degli esseri, sembra esserci una lacuna: l'uomo, anello vivente di questa catena, può osservare e toccare l'anello che è immediatamente sotto di lui, è la scimmia o il gorilla o lo scimpanzé, ma non vede o non tocca l'anello che è  immediatamente sopra di lui. Ecco perché gli antichi saggi hanno immaginato l'uomo invisibile, che essi hanno chiamato angelo o demone; ma essi non hanno pensato che l'invisibile deve essere immateriale, e che l'immateriale è infinito, dal momento che il limite della sostanza è la forma. I poeti lo hanno compreso bene, e hanno donato dei corpi ai loro dèi, dicendo che si nascondevano tra le nuvole, come Gesù Cristo durante l’ascensione; ma le nuvole sono mobili e trasparenti; esse possono nascondere per un momento sul monte Ida le debolezze coniugali  di Giove, ma esse non saprebbero fornire dei corpi che non siano aria, o degli abiti impermeabili.”    (Tratto dal testo gli Eggregori di Eliphas Lévi)


In passato ho scritto molto sul tema qui proposto, ed immagino che presto provvederò a dare sistematizzazione ai miei vari lavori, proprio perché ritengo l’Eggregore quell’elemento, fra gli altri, capace di innescare un effetto moltiplicatore delle forze dei fratelli e dare continuità e stabilità alla struttura iniziatica. La quale, ricordo, ha come finalità primaria quella della preservazione dell’iniziazione da essa detenuta e non le ambizioni, spesso fallaci, dei suoi appartenenti. Il conseguimento di tale finalità passa attraverso l’associazione ad essa di coloro che sono meritevoli, avendo caratteristiche psicologiche e qualità spirituali in sintonia con i fondamentali costitutivi e l’eggregore della stessa struttura. Qualora questi requisiti siano dilettevoli o mancanti la struttura scivolerà inevitabilmente da un piano iniziatico, verso un piano profano.

E’ utile ricordare, prima di procedere oltre, che quanto riportato in queste modeste pagine attorno agli Eggregori, non rientra nel campo dello spirito o dell’iniziazione, bensì in quello dello psichichismo[1] e dell’occultismo[2] . Gli Eggregori e le Forme pensiero attengono ad una serie di meccanismi volontari o, nella maggior parte dei casi, involontari con cui un uomo o un gruppo di uomini dà vita e consapevolezza a delle energie organizzate in forme non materiali. Questa breve premessa è utile onde sgombrare la mente del lettore e il piano di discussione, da tutte quelle false credenze, confusioni, dicerie e mistificazioni causate da una profonda mancanza di pratica e di intuizione da parte di fin troppi cultori dell’esoterismo. Questi confusi tendono ad assegnare all’Eggregore qualità e funzioni che non gli sono proprie, ritenendo che abbia una qualche espressione o genesi divina. Dimenticano che esso è frutto dell’operatività orizzontale ed individuale di tutta la catena iniziatica, di tutta l’assemblea della fratellanza, e non certo una qualche forma di “moto divino”. L’influenza spirituale e l’eggregore sono concetti e realtà ben distinte, che non possono essere confuse onde evitare perniciose mistificazioni.

E’ necessario comprendere che l’iniziazione rappresenta quel momento che permette, potenzialmente, di collocare il fratello lungo una sacra verticale. Attraverso gli strumenti e la docetica propria dell’Ordine Tradizionale che lo ha accolto, egli compierà il tragitto di reintegrazione nelle varie fasi da cui è contraddistinto; che lo condurranno dall’immersione nel caduco quaternario, all’elevazione nell’immutabile mondo della Monade. Ovviamente essendo noi uomini di questo mondo, agendo con gli strumenti di questo mondo, non possiamo che custodire l’iniziazione all’interno di particolari forme[3], le quali permettono ai fratelli, raccolti nel perimetro dell’Ordine, di usufruire e beneficiare delle influenze sottili in esse catalizzate.
Influenze sottili, quelle beneficiate tramite l’iniziazione e i rituali, che non attengono alla sfera degli eggregori; la quale, per quanto importantissima per la vita delle strutture iniziatiche, è comunque prossima ad un piano intermedio fra l’umano e il sovrumano. Le influenze sottili proprie dell’iniziazione e dei rituali hanno come fonte la Monade, il centro pulsante spirituale superiore, che incessantemente irradia i meritevoli. I quali necessitano dei doverosi apparati, forniti dalla struttura iniziatica, per accogliere proficuamente tale dono.

L’Eggregore della struttura deve essere visto come quell’Ente, Consapevole e Strutturato, che ha come principali compiti quelli di “regolatore delle energie” e “vigilante attorno all’integrità della struttura”.
La prima funzione viene assolta attraverso l’azione di collegamento che esso svolge fra l’insieme dei fratelli, di cui gestisce in modo sapiente i singoli apporti e procede alla redistribuzione dei medesimi. Al contempo offre quel contributo complementare, che permette di moltiplicare lo sforzo del singolo proteso lungo la verticale spirituale.
La seconda funzione viene espletata tramite l’allontanamento di quei fratelli che non sono allineati ai fondamentali della struttura, e la protezione, nella misura del suo radicamento, del fratello da eventuali forze perturbatrici.

I fratelli impegnati nella ritualità, giornaliera ed individuale, alimentano anche l’Eggregore, il quale ripartisce, e moltiplica, gli effetti di questa loro opera. Attraverso il saggio impegno delle Grandi Maestranze, qualora in possesso degli adeguati sigilli e cifre formative, esso potrà essere indirizzato verso le varie utilità indicate (terapeutica, benessere dei fratelli, mantenimento dei perimetri della struttura ecc..). Quanto maggiore saranno la coesione dei fratelli e la loro sintonia, quanto maggiore sarà la forza eggregorica. Ovviamente un Eggregore e una fratellanza (essi si rispecchiano) frutto di una frattura, di una scissione, di un tradimento, saranno destinati a disgregarsi a loro volta. In quanto nel mondo sottile, come nel mondo cellulare, tutto mantiene memoria. Nondimeno dobbiamo considerare perniciosa una guida eggregorica affidata ad una maestranza non frutto di reale meritocrazia e spirito di servizio verso la comunità: essa tenderà ad essere incapace nel governo eggregorico. Infine, ed in esso troviamo la ragione della triste fine di tante fratellanze, la modifica dei rituali individuali e collettivi determina un progressivo indebolimento dell’Eggregore. Specie quando essi sono orientati a rimuovere gli elementi operativi qualificativi, in ragione di un’ottusa inclusività  generalizzata. In ognuno di questi casi (disarmonia fraterna, frattura eggregorica, carenza della guida e modifica rituale) avremo un progressivo deterioramento dell’eggregore, che tenderà a perdere vigore e funzione.

Le Influenze sottili, a loro volta, non potranno che essere catalizzate attraverso un’armonica sintonia fra di esse e il vertice della piramide rituale, ed una profonda integrità e sinergia simbolica ed operativa espressa dalla ritualia. La funzione di determinati rituali è quella di creare un “canale”, prima, e di “catalizzare” poi queste influenze. Le quali sono, e rappresentano, l’aspetto benefico e dinamico dell’Essere Supremo ed Immanifesto di cui l’iniziato, nella sua dimensione spirituale, è parte scissa che anela al ricongiungimento.

Elenandro XI






[1] Il termine psichichismo attiene a tutte quelle dinamiche, consapevoli o meno, prodotte dall’uomo tramite l’azione della mente, i moti dell’anima e le irruzione di stati di coscienza alterati. Tali stati, che non hanno la compartecipazione delle influenze sottili, possono comunque determinare delle alterazioni sul piano quaternario.
[2] Inteso come quell’insieme di pratiche ed rudimenti che sottostanno all’attivo impiego della scienza esoterica.
«Con “occulto” intendo riferirmi a quelle particolari pratiche, tecniche e procedure che: a) si fondano su forze misteriose e ben celate, presenti nella natura e nel cosmo pur senza essere misurabili o individuabili con gli strumenti della scienza moderna; b) che comportano, quali conseguenze auspicate oppure realizzate, risultati empirici, tra i quali si possono annoverare la conoscenza del corso pratico degli eventi e l’alterazione degli avvenimenti stessi rispetto allo svolgimento che avrebbero avuto se non ci fosse stato questo particolare intervento. Con “esoterico”, invece, voglio indicare il complesso di quei sistemi di pensiero filosofico-religiosi che costituiscono le fondamenta di quelle pratiche e tecniche occulte cui sopra mi riferivo. Ciò significa che l’esoterismo fa riferimento a rappresentazioni che racchiudono conoscenze di più vasta portata sulla natura e sul cosmo, le riflessioni epistemologiche e ontologiche sulla realtà ultima, le quali tutte insieme compongono quel bagaglio di nozioni che sta alla base di ogni procedimento occulto. Ricorrendo a una analogia, si può affermare che la conoscenza esoterica sta alle pratiche occulte come il complesso delle nozioni della fisica teorica sta alle applicazioni dell’ingegneria.» Edward A. Tiryakian
«La filosofia occulta sembra essere stata la nutrice o madrina di Tutte le religioni, la molla segreta di tutte le forze intellettuali, la chiave di tutte le oscurità divine e la regina assoluta della società, al tempo in cui essa era riservata esclusivamente all’educazione dei sacerdoti e dei re.»Eliphas Lévi
[3] Forme intese come contenitori simbolici e rituali. La cui coesione ed inalterabilità, pena il dissiparsi del potere iniziatico, sono vigilati ed amministrati da una Grande Maestranza che rappresenti l’aristocrazia spirituale dell’Ordine.

Nessun commento:

Posta un commento